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Antozoi

Gli Antozoi o, più comunemente, coralli sono una classe di animali del phylum degli Cnidaria. Consistono di piccoli polipi simili ad anemoni di mare radunati tipicamente in colonie di molti individui simili. Il gruppo include gli animali costruttori delle barriere coralline tropicali, che producendo carbonato di calcio formano il tipico scheletro calcareo.
 
Indice
• 1 Etimologia del nome
 2 Distribuzione e habitat
• 3 Descrizione
• 4 Riproduzione
• 4.1 Longevità
• 5 Alimentazione
• 6 Ordinamento
 
Etimologia del nome
Il loro nome significa letteralmente "fiori animali" (dal greco "anthos" fiore, e "zoon" animale) ed i loro rappresentanti più tipici sono gli anemoni di mare (o attinie) e i coralli (tra i quali va ricordato il corallo rosso).
 
Distribuzione e habitat
Nelle fasce tropicali degli oceani i coralli, stanziatisi da millenni, hanno formato delle grandi bio-costruzioni calcaree con i loro scheletri, creando un nuovo ambiente naturale (la barriera corallina) che ha addirittura modificato la geografia dei mari e degli oceani in quelle zone formando scogliere e permettendo lo sviluppo di tipici ambienti di piattaforma carbonatica e atollo. È tuttavia un errore credere che il corallo possa svilupparsi soltanto nei mari caldi, Infatti i mari freddi (quello della Scandinavia, della Gran Bretagna e della penisola iberica) ospitano scogliere coralline e piattaforme carbonatiche.Anche se i coralli possono catturare il plancton usando gli cnidoblasti presenti sui loro tentacoli, la maggior parte di questi animali nei mari caldi ottiene il sostentamento tramite le zooxanthellae, delle alghe unicellulari simbiotiche. Di conseguenza la maggior parte dei coralli dipende dalla luce solare e si sviluppa in acqua luminosa e poco profonda. Questi coralli sono quelli tipici dei reef tropicali e subtropicali, come la Grande Barriera Corallina australiana. Altri coralli non sono invece in simbiosi con le zooxanthellae e possono vivere in acque più profonde, come nell'Oceano Atlantico, dove il genere Lophelia vive fino a 3000 metri. Un esempio di questi coralli sono i Darwin Mounds, situati a oltre 1000 metri di profondità in prossimità di Cape Wrath, in Scozia.
 
Descrizione
Si distinguono sotto il termine collettivo di corallo:
• il Corallium rubrum, un animale coloniale degli Octocoralli, simile alle gorgonie e appartenente al genere Corallium, caratterizzato dall'esoscheletro di colore rosso acceso, talvolta rosa o bianco. Questa specie non gradisce la luce e si trova sia in grotte sottomarine sia ad una certa profondità (a volte ad oltre 100 metri di profondità), in particolare nelle acque mediterranee ed in quelle del bacino occidentale.
• il corallo nero Anthipathes (che comprende numerose specie, tra cui la specie Antipathes subpinnata) appartiene al gruppo degli esacoralli dell'ordine Antiphataria ed è una specie nettamente più termofila del Corallium rubrum, vivendo anche nei mari tropicali a profondità che possono raggiungere molte centinaia di metri.
• quelli che vengono chiamati coralli e che, in effetti, sono animali coloniali delle sclerattinie o madrepore. Di forma e di dimensione variabili, sono sparsi nelle acque costiere tropicali in cui formano trottoir (come nel Mar Rosso), atolli (come nelle isole polinesiane) o barriere (come nel caso dell'Australia, con la Grande Barriera Corallina). Queste colonie, generalmente, sono tipiche di acque molto luminose e calde, pur sopportando poco sia le alte temperature che l'inquinamento che porta, infatti, alla loro morte e, quindi, alla loro sedimentazione.
Si distingue poi tra corallo:
• ermatipico, con scheletro carbonatico e che vive in simbiosi con le zooxanthellae che gli forniscono nutrimento, ed ha quindi bisogno di luce. Queste simbiosi si fondano sul mutuo scambio di sostanze tra simbionte (alga) ed ospite (antozoo). Le simbiosi in questione sono di estremo e attuale interesse, soprattutto in relazione ai fenomeni di sbiancamento dei coralli, che si ritiengono dovuti ad un aumento della temperatura, conseguenza dell'effetto serra;
• aermatipico o anermatipico, sprovvisto di zooxanthellae, che non ha dunque bisogno di luce e può vivere più in profondità e che si nutre catturando plancton o per osmosi.
 
Riproduzione
Il corallo, percepito comunemente come un singolo organismo, in realtà è formato da migliaia d'individui identici geneticamente, ognuno grande solo pochi millimetri. La parte terminale del corallo si sviluppa tramite riproduzione asessuata dei polipi. In acque ricche di nutrienti, gli anthozoi possono andare incontro a lacerazione pedale (si staccano dal piede un gruppo di cellule). Dalle cellule staccate si sviluppano nuovi individui. Si riproducono anche sessualmente con la deposizione di uova.
 
Longevità
Le colonie coralline costituiscono i più vecchi organismi animali vivi al mondo: la loro longevità supera di gran lunga quella delle tartarughe, che vivono oltre 210 anni, o di alcune specie di vongola che possono vivere oltre 405 anni. Secondo gli esperti del NOAA alcune colonie avrebbero anche molte centinaia, e forse migliaia di anni.
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