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In geomorfologia, limite fra la terraferma e la massa acquea marina, inteso come la zona, in parte emersa, in parte sommersa, nella quale agiscono il moto ondoso e le maree. Essa ha per lo più andamento sinuoso e pendenza varia, da una conformazione pressoché verticale (c. alta), a una orizzontale (c. bassa); in quest'ultimo caso, se il pendio scende gradatamente, si possono formare depositi sabbiosi e si genera la spiaggia. La variazione della morfologia delle c. è prodotta sia da fenomeni naturali sia da interventi dell'uomo; questi ultimi possono compromettere l'equilibrio dinamico naturale delle c. a favore di un'erosione accelerata.