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Echinorhinus

Il genere di squali Echinorhinus Blainville, 1816 è l'unico della famiglia Echinorhinidae Gill, 1862. Appartiene all'ordine Squaliformes. Entrambe le specie del genere sono rare e poco conosciute.
 
Indice
• 1 Etimologia
• 2 Areale e habitat
• 3 Aspetto
• 4 Riproduzione
• 5 Alimentazione
• 6 Tassonomia
 
Etimologia
Il nome deriva dal greco echinos (riccio di mare) + rhinos (naso).
 
Areale e habitat
Si trovano in tutto il mondo dalle acque temperate fredde a quelle tropicali a profondità registrate comprese tra 11 e 900 metri.
 
Aspetto
Le 2 specie del genere sono caratterizzate da una protubertanza simile ad un naso sul muso, dentelli dermici molto appuntiti, assenza di pinna anale e presenza di due piccole pinne dorsali prive di spine, vicine tra loro e poste all'indietro rispetto alla pinna pelvica. La lunghezza totale è compresa tra i 3 ed i 4 metri.
 
Riproduzione
Le specie sono ovovivipare e gli embrioni si nutrono del sacco vitellino, cioè la madre trattiene le uova in sé finché non si schiudono.
 
Alimentazione
Si nutrono di una grande varietà di animali del fondale o costieri, tra cui altri squali, bottatrici, merluzzi, pesci piatti, pesci lucertola, aringhe, pesci elefante, granchi, polpi e calamari. Sembra che riescano a risucchiare la preda espandendo improvvisamente bocca e faringe dopo essersi avvicinati.
 
Tassonomia
Al genere appartengono soltanto due specie:
• Echinorhinus brucus (Bonnaterre, 1788).
• Echinorhinus cookei (Pietschmann, 1928).
Alimenti, Sistematica e zoonimi