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Ostricoltura

L'ostricultura è una pratica dell'acquacoltura che prevede l'allevamento delle ostriche per il consumo umano. Spesso l'allevamento delle ostriche avviene insieme a quello delle perle. La storia dell'ostricoltura risale agli Antichi Romani, che la praticavano in Gran Bretagna per trasportare poi i prodotti in Italia. A partire dal XVIII secolo è un'attività molto fiorente in Francia.#Indice
 
Tecniche di allevamento
 
Captazione
Gli ostricultori captano le larve dopo la deposizione delle uova. Le larve possono nuotare solo in senso verticale e sono quindi disperse dalle correnti marine. Dopo 3 settimane di vita allo stato di plancton, esse cercano di fissarsi su un qualche supporto e diventare così "vere ostriche" da un punto di vista morfologico. A questo stadio, esse sono chiamate "naissain" (larve). Dopo 18 mesi, gli ostricultori ritirano le giovani ostriche dai loro supporti e le trasportano coi loro battelli a chiglia piatta, chiamati plates, fino ai loro "parchi d'allevamento" dove esse sono collocate di piatto o in sacche, a seconda del loro metodo di allevamento.
 
A metà dell'allevamento
Le giovani ostriche sono più spesso ripartite in sacche - o poches - costituiti da retine di plastica) e disposte in aree sottoposte alla risacca marina, su tavole (strutture metalliche) o talvolta collocate a spaglio sul suolo. Il lavoro dell'addetto all'allevamento delle ostriche consiste nel rivoltare le sacche, affinché tutte le ostriche possano crescere in buone condizioni e assumendo una conformazione regolare, e nel ripulire le sacche perché l'acqua di mare vi possa circolare bene. Dopo un periodo più o meno prolungato, a seconda della ricchezza dell'acqua, le ostriche sono smistate per categorie, in base al loro peso ( calibrage ).Sul litorale della Charente Marittima o della Vandea, esse possono essere "affinate" in claires, bacini d'argilla alimentati da una miscela di acqua di mare e d'acqua dolce, dove esse assumono un colore verdeggiante ( verdissement ).In Normandia, le ostriche sono affinate in parchi situati al di sopra della zona in cui il litorale è esposto all'azione delle onde, dove l'influenza delle maree è più rilevante: in tal modo le ostriche prendono il loro sapore specifico e si abituano ad essere esondate.L'ostricultura si pratica in maniera differente negli stagni del Mediterraneo (stagno di Thau, nel dipartimento della Languedoc-Roussillon, stagno di Leucate, nel dipartimento dei Pirenei Orientali e dell'Aude). L'allevamento è verticale invece di essere orizzontale. Dal momento che il Mediterraneo non conosce un accentuato sistema di maree, l'immersione è permanente. L'ostricultura è praticata su tavole d'allevamento.e larve sono sospese a corde a tre trefoli che sono immersi nell'acqua. Si parla allora di ostriche «allevate» ( détroquées ).
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