Squalo segugio dai barbigli | MarePesca

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Squalo segugio dai barbigli

Squalo segugio dai barbigli
Leptocharias smithii
Condroitti
Carcharhiniformes
77
generico
MARE
Medio fondale

 

Lo squalo segugio dai barbigli (Leptocharias smithii Mùller & Henle, 1839) è l'unica specie appartenente al genere Leptocharias, che a sua volta è l'unico della famiglia Leptochariidae.
 
Areale
Se ne trovano nell'Oceano Atlantico orientale, dalla Mauritania fino alla Namibia.
 
Habitat
Abitano le acque con profondità compresa tra i 10 ed i 75 metri, ma preferiscono raggiungere al massimo i 60 metri. Abitano le zone della piattaforma continentale, in modo particolare le foci di grani fiumi ed i fondali fangosi. Preferiscono acque con salinità compresa tra 35 e 36 ppt e concentrazione di ossigeno vompresa tra 3 e 4 ppm.
 
Aspetto
Il maschio raggiunge lunghezze di 77 cm, la femmina di 82. Sono caratterizzati da dimorfismo sessuale per quanto riguarda i denti: il maschio ha una zanna anteriore molto allargata. Assomigliano alle specie del genere Mustelus, ma le loro narici sono caratterizzati da lembi che si dipartono in barbigli distinti.
 
Alimentazione
Si nutre principalmente di piccoli organismi litorali e dei fondali come crostacei, piccoli pesci ossei, spugne e polpi.
 
Riproduzione
Il metodo di riproduzione è la viviparità. Mettono al mondo al massimo 7 cuccioli per volta. Il tempo minimo di raddoppio della popolazione è di 14 anni.
 
Interazioni con l'uomo
Sono utilizzati freschi, affumicati o salati ed essiccati per l'alimentazione umana, e la loro pelle è utilizzata per la produzione di cuoio.